GESTALT EMPOWERMENT / UN METODO SCIENTIFICO

Claudio Naranjo
presenta il Gestalt Empowerment.

“Paolo Baiocchi evidenzia quanto in un gruppo di Gestalt Empowerment, come in ogni altra forma di gruppo, il carattere possa compiere un lavoro di interferenza allo sviluppo delle potenzialità della mente e dello spirito.

Il carattere dà origine alle Dinamiche Relazionali Negative ed esse possono manifestare il loro potenziale distruttivo portando gli individui a competere, sfruttarsi l’un l’altro, sedursi, lottare per la dominanza, usare gli altri come oggetti su cui sfogare le emozioni.

Nel microcosmo di un gruppo di Gestalt Empowerment si manifestano le stesse dinamiche che si avverano nella società e, in quest’ultima, accade qualcosa di analogo a quanto avviene nella psiche dell’individuo. Così come il carattere può limitare lo sviluppo del potenziale logico, etico ed estetico di un individuo, su scala più alta lo stesso fenomeno intacca le parti sane e vitali della società.

Come poter agire per guarire e cambiare una società malata?
Credo che per questo scopo niente possa essere più importante e di rilievo di una nuova forma di educazione che non si limiti a coltivare soltanto le materie utili alla professionalizzazione e al guadagno, ma sia altrettanto in grado di sostenere lo sviluppo della libertà degli istinti e lo sviluppo dell’amore.
Mi auguro che in futuro i gruppi di Gestalt Empowerment possano essere uno strumento al servizio degli insegnanti, affinché possano trovare, mediante l’unione, la forza di sostenere i propri progetti di cambiamento.

I gruppi di Gestalt Empowerment hanno superato la prova dei test scientifici riguardo alla loro efficacia nel calmare le emozioni di disagio. A cosa si deve tale risultato? Come si spiega questo frutto così ambito dalla maggior parte degli interventi terapeutici?

Una delle ragioni mi pare sia che Paolo Baiocchi, come un marinaio esperto che sa fare buon uso del vento, ha saputo cogliere lo spirito della tribù. Uno dei più pesanti messaggi di condizionamento che quella che io ho definito società patriarcale ha inviato alle persone è lo spirito individualista, competitivo. Ogni individuo è stato spinto dal sistema socioculturale a competere e dominare per autoaffermarsi.
Sia nelle scuole che nei contesti lavorativi, così come nella politica, è stato inviato un messaggio di questo tipo: “Eccelli, sii migliore a tutti gli altri, distinguiti”. Questa stimolazione comporta la competizione verso i fratelli, intesi come persone che potrebbero unirsi a noi come alleati in una sfida comune. L’isolamento al quale un individuo si sottopone, quando obbedisce automaticamente a tale dictat competitivo, è una delle più grandi fonti di angoscia della società moderna.

I gruppi di Gestalt Empowerment attaccano questo condizionamento, aiutando le persone a ricostruire uno spirito collaborativo, i legami di fiducia e sostegno, la generosità e l’etica delle relazioni.
Io mi reputo un grande sperimentatore dello spirito della tribù e questo è stato uno degli elementi che hanno contribuito a dare forza al lavoro psicospirituale che da tanti anni si compie nei corsi SAT, dove Paolo Baiocchi si è formato.

Auguro quindi ai gruppi di Gestalt Empowerment di creare delle cellule di pensiero autonome, dove la libertà dell’espressione, lo sviluppo dell’amore e quello dell’efficacia siano ben bilanciati.

Titignano, 10 ottobre 2014.
Claudio Naranjo

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